BLUE LINE #07 nnb
Le luci acide gialle delle industrie avevamo sotto di noi. Dai 13 anni la notte e' stata sempre per me un acido ascensionale, una vera e propria vita non sepolta, ma rigogliosa con spine di rose rosse di sangue delle Madonne di Maggio e gigli bianchi dell’ umilta' felice e limoni gialli, forti di asprezza quando vedevo di nascosto la stupidita' diurna. A osservare quelle luci giu' nel buio anonimo, mi pareva un pannello a scacchi di follia per gli uomini macchina che si alzavano la mattina alle ore 07.00 per timbrare il cartellino - trak! Ore 08.00. Avevano per certo un futuro da esaurimento nervoso. Piu' tardi, tutt’ora , molti dei miei veri amici e non, “sono fuori di testa” come dicono loro stessi quando di rado mi capita di ritrovarli.
E mentre piscio nel mio bagno a lunga distanza di tempo e di luogo, penso a come sarei potuto diventare brutto, brutto, brutto e bugiardo restando ancora in piedi col cazzo in mano sui tubi di cemento con amici che non sono amici, con le notti in castita' e il ronzio della follia comune alla mediocrita' di certi uomini, donne, certi intellettuali con le oscure e affascinanti occhiaie da segaiolo pervertito a mo' di prete in tonaca nera come il buio del cavernoso nelle mutande col cazzo peloso e i coglioni mosci pronti allo strofinio con i chierichetti maschi e i confessanti adolescenti nelle stanzette della sacrestia, come sarei potuto diventare brutto e servile se fossi rimasto a pisciare coi ragazzetti ignari della loro insignificante presenza.
Le luci acide gialle delle industrie avevamo sotto di noi. Dai 13 anni la notte e' stata sempre per me un acido ascensionale, una vera e propria vita non sepolta, ma rigogliosa con spine di rose rosse di sangue delle Madonne di Maggio e gigli bianchi dell’ umilta' felice e limoni gialli, forti di asprezza quando vedevo di nascosto la stupidita' diurna. A osservare quelle luci giu' nel buio anonimo, mi pareva un pannello a scacchi di follia per gli uomini macchina che si alzavano la mattina alle ore 07.00 per timbrare il cartellino - trak! Ore 08.00. Avevano per certo un futuro da esaurimento nervoso. Piu' tardi, tutt’ora , molti dei miei veri amici e non, “sono fuori di testa” come dicono loro stessi quando di rado mi capita di ritrovarli.
E mentre piscio nel mio bagno a lunga distanza di tempo e di luogo, penso a come sarei potuto diventare brutto, brutto, brutto e bugiardo restando ancora in piedi col cazzo in mano sui tubi di cemento con amici che non sono amici, con le notti in castita' e il ronzio della follia comune alla mediocrita' di certi uomini, donne, certi intellettuali con le oscure e affascinanti occhiaie da segaiolo pervertito a mo' di prete in tonaca nera come il buio del cavernoso nelle mutande col cazzo peloso e i coglioni mosci pronti allo strofinio con i chierichetti maschi e i confessanti adolescenti nelle stanzette della sacrestia, come sarei potuto diventare brutto e servile se fossi rimasto a pisciare coi ragazzetti ignari della loro insignificante presenza.
stampa alternativa copyright minimal production XH nnb. 2005
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