Good Friday Aurora Lucis

Quando arriva l'Angelo della Morte, io sono qui. Io ti aspetto. Non esito.Una paura mi assale ogni venerdi' dei sette giorni.Una paura mi assale ogni Venerdi' Santo.Quando arriva l'Angelo della Morte, vorrei scappare, fuggire, rifugiarmi nel bosco oscuro del mio stomaco.E...quando arriva l'Angelo della Morte,...e ehm mmmh, in verita' sto fermo in silenzio. E di notte, di notte la paura riposa.

-E allora? E allora?

Allora, c'e' uno spirito in questa errata mente che adempie a potere sul mio dolore?

Il dolore.Il silenzio. Il vento che sposta parole, grida di uccelli appena svegli dopo la neve dei tanti passati inverni. Passati.Passati.

E quando l'aria soffia e ti sposta, una serpe di ricordi , solca, macera, lieve soffoca l'acerbo collo, l'Angelo arriva...della Morte.

Il cuore palpitante, vivo e succoso rosso melograno.

-Dov'eri quando io ti cercavo nella cassa toracica? Dove ti spogliavi dalle tue brutture?

Dov'eri quando mio "fratello", del "mio" sangue e di madre e di padre, il Diavolo lo constringeva al suicidio del corpo e Cristo dall'altra parte della stanza gli tendeva la mano a nuova vita?

Dov'eri sciocco melograno rosso? Eh?! Dov'eri?

Cristo col suo piede, pesto' a sangue quell'avido Diavolo, scalciandolo a forza e rabbia verso i fuochi ardenti dell'oscurita' perpetua. Dell'oscurita'.

Poi sputo', tacque. Si allontano' dalle grinfie di quell'ombra malata.

- Dov'eri sciocco melograno quando quel vento del Venerdi' Santo porto' via mio fratello verso una strana luce dell'Aurora?

Quando arriva l'Angelo della Morte, io sno qui. L'attendo senza nulla chiedergli.

Non abbiate cura del mio corpo. Solo, non sputate sulla mia anima. Ancora. Ancora.

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